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Si sono conclusi lo scorso giugno i percorsi sullo screening precoce dei DSA promossi dall’Osservatorio Permanente sui Disturbi Specifici dell’Apprendimento e dell’Inclusione Scolastica della Provincia di Fermo

Screening precoce dei DSA: i dati della provincia di Fermo

19 Luglio, 2023 - Tematiche: territorio

Si sono conclusi lo scorso giugno i percorsi sullo screening precoce dei DSA promossi dall’Osservatorio Permanente sui Disturbi Specifici dell’Apprendimento e dell’Inclusione Scolastica della Provincia di Fermo per l'anno scolastico 2022/2023. L'iniziativa ha coinvolto le scuole dell’infanzia e della primaria dell’intero territorio provinciale e dell’ambito territoriale sociale 24.

L'osservatorio

L’Osservatorio è costituito dalla Provincia di Fermo, dall’AST Fermo, dagli Ambiti Territoriali Sociali n. 19, 20 e 24, dalle scuole per l’inclusione (l’IPSIA Ricci di Fermo e l’IIS Carlo Urbani di Porto Sant’Elpidio), dall’IC Interprovinciale dei Sibillini, dal CPIA di Fermo e dall’AID sez. di Fermo.

“Compito dell’Osservatorio – ha riferito il consigliere provinciale con delega alla rete scolastica, Pisana Liberatiè quello di essere di supporto alle famiglie e alle scuole grazie alle professionalità e alle competenze dei soggetti che lo costituiscono. Per questo nell’anno scolastico 2022/2023, l’Osservatorio ha voluto proporre lo screening oltre che alle classi prime della scuola primaria anche alle classi seconde e ha iniziato un percorso con i docenti dell’infanzia che permetterà il prossimo anno di attenzionare sui DSA anche i più piccoli. Ringrazio – conclude il consigliere Liberati – i docenti, i dirigenti e i professionisti degli enti che compongono l’Osservatorio per il lavoro svolto in questo anno scolastico appena conclusosi”.

 

Lo screening

Lo screening permette di individuare precocemente i bambini che presentano difficoltà di acquisizione della letto-scrittura, al fine di attuare un intervento tempestivo mirato alla riduzione delle difficoltà; consentendo di individuare chi necessita di un approfondimento diagnostico.

Allo screening della classe prima della scuola primaria hanno partecipato 14 istituti scolastici (855 alunni monolingui italiani e 208 alunni bilingui). Agli alunni è stata proposta una prova di dettato a gennaio e una di lettura a maggio, oltre a un ulteriore dettato di parole.

A gennaio sono risultati da attenzionare - quindi da sottoporre a un potenziamento mirato in classe - 417 alunni, mentre al test di maggio restano da attenzionare 259 alunni che mostrano ancora una difficoltà nel codice scritto. Relativamente alla prova sui meccanismi coinvolti nella funzione strumentale di lettura risultano da attenzionare 118 alunni /1063 ovvero l’11,10 % del totale degli alunni reclutati.

Allo screening della classe seconda della scuola primaria hanno partecipato 12 istituiti scolastici (674 alunni monolingui italiani e 142 alunni bilingue). Lo screening si è svolto in due giornate individuate tra fine marzo e inizio aprile, in ognuna delle quali è stata proposta prove di dettato differenziate, e una prova per osservare le competenze di lettura.

Da una analisi di un campione di 40 alunni risultati a rischio durante lo scorso anno in classe prima e sottoposto quest’anno allo screening in classe seconda, si evidenzia che il 17.50 % esce completamente dal percorso, il 15% resta da attenzionare riguardo la competenza di lettura (prevalentemente alunni monolingui italiani), il 30% presenta profili disomogenei ma in evoluzione e il 37,5% resta da attenzionare e valutare se avviare gli alunni interessati ad approfondimenti diagnostici.

“Lo screening dei DSA – ha commentato il Presidente della Provincia di Fermo Michele Ortenziè un prezioso strumento per individuare i soggetti a rischio, al fine di proporre un percorso di valutazione specialistica presso le strutture di pertinenza. Solo la collaborazione scuola-famiglia, che con questa attività di rilevazione l’Osservatorio si propone di favorire, può consentire un’identificazione precoce di specifici disturbi dell’apprendimento e, promuovendo l’attuazione di interventi didattici mirati, potrà limitare le conseguenze negative che i bambini potrebbero sperimentare sia in termini emotivi che di apprendimento”.

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